Il nuovo meccanismo che è stato verificato stabilisce che siano usati gli eventuali risparmi dei 9 miliardi già erogati per dirimere la questione degli esodati, con una sorta di “autocopertura”. I possibili risparmi perverrebbero – secondo gli ultimi calcoli – da politiche attive volte al fine di reintrodurre sul posto di lavoro. Solamente nella circostanza nella quale i risparmi non fossero sufficienti ci si affiderebbe alla deindicizzazione delle pensioni più corpose, ossia quelle maggiori di 3.000 euro, recuperando così un capitale per coprire le possibili esigenze del 2014. Su questo punto, ad ogni modo, si farà un vertice per discutere su come agire solamente all’ inizio del prossimo anno.
Come dichiarato dal viceministro del Lavoro, Michel Martone, nell’ evenienza in cui, non fossero adeguate le riforme del fondo al momento a disposizione, verrà messa in atto dunque una clausola di copertura secondo la quale le risorse invece che ottenute dalla deindicizzazione delle pensioni il cui importo è sei volte superiore al minimo. “Il Governo è soddisfatto, è un importante passo avanti che arriva dopo un lavoro intenso”, ha spiegato Martone prima che iniziasse la seduta della Commissione Bilancio della Camera, aggiungendo che “è stato deciso di destinare tutte le risorse alla risoluzione dei casi specifici più difficili”.
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