Anche se siamo ancora a meno di un terzo delle sezioni scrutinate, infatti, il movimento fondato da Beppe Grillo si staglia nel panorama siciliano come il primo partito in senso assoluto.
Infatti, il candidato a questo punto favoritissimo Crocetta, raccoglie sotto il suo nome ben quattro liste, cioè Partito democratico, Unione di centro, Movimento Politico e Unione dei consumatori.
Tra queste, i più blasonati Pd e Udc stanno raccogliendo, rispettivamente, il 13,80% e il 10,90%, un dato che conferma come, nell’isola, il partito di Pierferdinando Casini si mantenga comunque ben al di sopra delle sue media nazionali, come sin dai tempi di Totò Cuffaro.
Nessuna di queste liste, però, riesce a fare meglio, singolarmente, del MoVimento 5 Stelle, unico simbolo a supporto della candidatura di Giovanni Carlo Cancelleri, che raccoglie una percentuale stabilmente al di sopra del 14%, attribuendone circa il 18% al candidato per la corsa alla presidenza.
Insomma, il boom di Grillo, anche se forse non porterà alla presidenza della Regione, pare prendere forma sotto il profilo di un consenso crescente per il partito del comico genovese, come testimoniato dai sondaggi delle ultime settimane su scala nazionale.
Naturalmente, l’altra faccia della medaglia è l’altrettanto forte scontento verso i partiti tradizionali, nessuno dei quali riesce a superare il 14%. Tra questi, anche il Pdl che supporta la candidatura di Nello Musumeci, che si ferma tra il 12 e il 13%, almeno fino a questo punto.
Un segnale forte di questa insofferenza generale era arrivato già ieri sera, con la diffusione dei dati ufficiali dell’affluenza, ferma a un misero 47,42%, quasi venti punti in meno rispetto al 2008, quando a palazzo D’Orleans si stabilì Raffaele Lombardo.
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