Ancora una volta, come già aveva fatto in passato, il ministro Riccardi ha rifiutato di definire il provvedimento adottato dall’esecutivo come una vera e propria “sanatoria“. A suo avviso, infatti, questa volta nonsi ripeteranno le condizioni “degli anni passati,ma viene concessa l’opportunità per un mese ai datori di lavoro di potersi mettere in regola prima dell’entrata in vigore delle nuove regole dell’Unione europea contro il lavoro nero degli immigrati”.
Quello che Riccardi ha tenuto a precisare, è che si tratta dell’ultima spiaggia per rientrare sotto l’ombrello della regolarità, prima che arrivi il pugno duro di Bruxelles: “E’ un’unica possibilità – ha proseguito – e viene concessa per un brevissimo periodo la possibilita’ di rientrare nella legalità piuttosto di rischiare di essere denunciati“.
In seguito, Riccardi ha concluso il suo intervento ribadendo come non si tratti neanche di un “salvacondotto” – anche fiscale – per chi ha usufruito di manodopera illegale negli ultimi anni, a dispetto di chi ha cercato di operare secondo la legge. Nessun regalo per i furbetti, insomma, poiché “tra i vari requisiti necessari, devono essere versate tutte le somme dovute per almeno 6 mesi: retribuzione, contribuzione, fisco e oneri accessori. Ciò che non è stato pagato in precedenza va oggi corrisposto”.
Inoltre, ha ribadito un’ultima volta il ministro, “per ogni pratica è necessario versare la somma di 1.000 euro per le coperture delle spese dello Stato e delle amministrazioni”. Per un conto che, alla fine, si rivela più salato del previsto: “In questo modo e’ stato calcolato che il datore di lavoro dovra’ versare dai 4.300 ai 14 mila euro“.
La finestra di regolarizzazione per lavoratori clandestini è aperta a sabato 15 settembre e lo sarà fino al 15 ottobre e sarà valida per gli extracomunitari in Italia almeno dal 31 dicembre 2011. Nelle scorse settimane sono stati resi noti i codici da apporre sul modello F24 in caso di lavoratori subordinati o domestici, oltre a tutte le specifiche pubblicate dall’Agenzia delle Entrate per portare a compimento le domande di soggiorno legale.
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