Nei week end, quando la maggior parte degli italiani usa la bicicletta, massimo lo scooter, e le grandi arterie cittadine sono semi-vuote anche perché, si sa, lavora la metà della metà della gente, allora ecco i super sconti, addirittura coi prezzi annunciati su giornali, radio e tv. Poi, di colpo, dal lunedì si risale vertiginosamente, perché tutti hanno bisogno di riempire il serbatoio e, proprio come le altalene dei bimbi nei week end, la fila che si crea è motivo sufficiente e anzi perdurante per aumentare i prezzi sopra le medie precedenti.
Speculazioni? Si, evidentemente, e in totale linea con le quotazioni internazionali che volano, visto che la benzina sale di oltre 50 $/ton a 970 $/ton e il diesel di 30 $ superando abbondantemente i 900 $/ton : come altrimenti vogliamo chiamarla, una situazione nella quale si passa da 1,480 euro/litro per il diesel e 1,580 per la benzina rispettivamente a 1,695, 1,804 e 0,782 per il Gpl? Se poi si vanno a guardare le punte massime, ecco la discesa dalla benzina verde a 1,876 euro/litro, per il diesel a 1,733 e per il Gpl a 0,814. Questo è quanto risulta in un campione di stazioni di servizio che rappresenta la situazione nazionale per Check-Up Prezzi QE.
E’ evidente che la situazione ottimistica del week end non si è ancora minimamente riflessa sui prezzi praticati sul territorio in modalità servito. Gli ultimi rumors dicono chiaro che difficilmente, nel prossimo week end, torneranno gli stessi sconti sui self service visti in precedenza. L’effetto mentale ed economico è lampante: sconto secco per invogliare, aumento vertiginoso per contenere, ancora ribasso – ma quantitativamente minore – per non intensificare troppo la percezione del week end che conviene, fermo restando la volontà delle compagnie petrolifere di stabilizzare verso l’altro le quotazioni.
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