Il testo è quello approvato dal Consiglio dei Ministri nell’ultima versione.
Tra le innovazioni introdotte dal provvedimento, rilevano la tassazione agevolata al 12,5% come per i titoli di Stato, ma solo per tre anni, per i project bond (articolo 1), la defiscalizzazione del project financing (articolo 2), senza però il rimborso alla società di progetto di un terzo delle nuove entrate generate dalla gestione dell’opera.
Altre novità riguardano i fondi per il terremoto (articolo 10) e gli arbitrati, impugnabili nel merito anche per controversie non insorte durante l’esecuzione del contratto. La norma si applica anche ai giudizi «per i quali non sia scaduto il termine per l’impugnazione davanti alla Corte d’appello» (articolo 48).
Ora che è stato pubblicato in «Gazzetta» il decreto contribuisce ad aumentare il numero delle modifiche apportate negli ultimi mesi al codice degli appalti. I cambiamenti riguardano l’articolo 253, con l’innalzamento al 60% della quota di lavori da affidare a terzi da parte delle concessionarie (a partire dal 2015); l’articolo 153 su studi di fattibilità e project financing e il già più volte modificato articolo 38, innovato ancora per accogliere la novità del concordato con continuità aziendale.
Qui il testo vigente del decreto n. 83 del 26/6/2012
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