Con un’ordinanza già ribattezzata “antibivacco” il sindaco romano Gianni Alemanno ha chiuso le porte a qualsiasi intento di sosta per uno spuntino, a ridosso dei luoghi di maggior concentrazione della città. La norma viene estesa a tutta l’area del centro storico di Roma.
E le pene, per i trasgressori, saranno un bel boccone amaro. Chi viene sorpreso a mordicchiare un panino, o a sorseggiare un tè, incorrerà suo malgrado, in una contravvenzione pecuniaria fino a 500 euro.
L’ordinanza emanata dal Comune romano ha titolo “Disposizioni urgenti per garantire la tutela delle aree di pregio del centro storico”: una decisione d’urgenza, evidentemente, una presa d’atto che forse le cartacce nei pressi di Fontana di Trevi, del Campidoglio, o della cornice di piazza di Spagna, sono ormai diventate un problema serio.
A questo proposito, è proprio il Comune della capitale a mettere per iscritto che la disposizione resta valida fino al prossimo 31 dicembre, nelle zone “di particolare pregio storico, artistico, architettonico e culturale ricomprese nel perimetro della Città Storica di Roma, è fatto fatto divieto di bivaccare, sistemare giacigli e sostare per consumare cibi o bevande. In caso di violazione dell’Ordinanza è prevista una sanzione da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro, ai sensi dell’articolo 7bis del D. Lgs. 267/2000.”
Dunque, il divieto ha un limite temporale piuttosto ristretto, soltanto tre mesi, ma c’è da immaginare che, se l’esito dell’esperimento sarà positivo, potrebbe arrivare, entro fine anno, una nuova ordinanza che confermerà l’impianto dell‘amministrazione capitolina.
Può la guerra al degrado prendersela con i pic-nic? Forse sì, dal momento che molto spesso aree di pregio artistico, storico o naturale vengono deturpate da rifiuti, cicche di sigarette, lattine.
Però, non si può neanche rendere un inferno la vita ai turisti, che vogliono godere delle bellezze di Roma in piena libertà, magari sgranocchiando un “maritozzo” lungo li tragitto: allora, la soluzione urbana più igienica e decorosa è forse l’apertura di aree specifiche, adibite a sosta e pic-nic.
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