In ogni caso, rimane nella facoltà del soggetto modificare la modalità di pagamento esposta se non di suo gradimento. Quindi, se un soggetto, che già riceve dall’Inps una prestazione economica di tipo pensionistico, presenta una domanda di invalidità civile, può comunque cambiare la modalità di pagamento esposta dal sistema. È dunque possibile modificare il codice IBAN rilevato dalla procedura e scegliere un’altra modalità di pagamento.
A tal fine, è necessario tenere presente che se l’importo pensionistico è superiore ai 1.000 euro, la corresponsione del beneficio può avvenire esclusivamente attraverso l’utilizzazione di strumenti di pagamento elettronici. In altri termini, occorre dotarsi di conti correnti bancari e postali, libretti nominativi di risparmio, carte di pagamento, ecc.
La novità è stata recentemente veicolata dall’INPS con il Messaggio Inps n. 3843 del 22 ottobre 2020.
Invalidità civile 2020: domanda semplificata
La novità appena esposta fa seguito alla semplificazione dell’invio della domanda di invalidità civile. Infatti, con il Messaggio n. 4601 del 10 dicembre 2019, l’INPS ha comunicato l’avvio di un’attività di semplificazione degli adempimenti sanitari e amministrativi relativi alla concessione dei benefici di invalidità civile.
La semplificazione, già avviata per i cittadini invalidi non più in età lavorativa, è stata quindi estesa anche ai soggetti tra i 18 e i 67 anni di età, che presentano domanda di invalidità civile, di cecità o di sordità.
L’agevolazione, in particolare, consiste nella possibilità – per le predette categorie di cittadini – di poter contrarre i tempi di erogazione del beneficio. Ma come? Ebbene, attraverso l’anticipazione dell’invio delle informazioni di tipo socio-economico, che di norma sono trasmesse soltanto al termine della fase sanitaria.
La facilitazione è operativa dal 10 dicembre 2019, e in questa prima fase soltanto per le domande inviate dai Patronati.
L’accesso alla procedura semplificata è subordinato alla condizione che il requisito anagrafico sia perfezionato alla data della domanda. È dunque compito del Patronato verificare, tramite accesso agli archivi anagrafici a disposizione dell’Istituto, la sussistenza della predetta condizione.
Invalidità civile 2020: come inviare la domanda
Vediamo ora più da vicino cosa inserire nella domanda di invalidità civile e come l’INPS verifica l’età anagrafica all’atto dell’invio dell’istanza.
Prima di ogni cosa, l’INPS acquisisce il codice fiscale del soggetto richiedente mediante il primo pannello della “Compilazione online delle domande”.
Il passo successivo è l’acquisizione vera e propria della domanda. La procedura prevede diversi pannelli, di cui:
- alcuni sono finalizzati all’avvio dell’accertamento sanitario;
- altri sono funzionali alla liquidazione dell’eventuale prestazione economica.
Nello specifico, il richiedente dovrà fornire all’operatore di Patronato le seguenti informazioni:
- dati dell’eventuale ricovero;
- dati relativi allo svolgimento di attività lavorativa;
- dati reddituali;
- modalità di pagamento;
- delega alla riscossione di un terzo <quadro G>;
- delega in favore delle associazioni <quadro H>.
Infine, all’interno della sezione “Allegati”, è necessario inserire la dichiarazione di responsabilità, nonché altri documenti necessari in relazione alla domanda acquisita.
Come ultimo passaggio, dopo aver inserito tutti i dati, la domanda semplificata deve essere trasmessa all’Istituto Previdenziale attraverso la funzione “Invio domanda”. Al riguardo, bisogna tenere presente che la sezione dedicata ai requisiti socio-economici non può essere trasmessa se non compilata in tutti i suoi campi obbligatori.
Così facendo, i dati transiteranno automaticamente, senza ulteriore intervento da parte del Patronato, in fase concessoria. Questo soltanto dopo la definizione del verbale sanitario che riconosce il diritto alla prestazione economica.
Invalidità civile 2020: invio ordinario domanda
Poiché, come accennato in precedenza, trattasi ancora di una fase sperimentale d’invio dell’istanza in maniera semplificata, rimane comunque nella facoltà del richiedete poter fruire dell’invio ordinario della domanda. In altri termini, è ancora permesso inviare l’istanza mediante il modello “AP70” dopo il completamento della fase sanitaria. Questo soltanto se in fase di domanda non fossero inseriti i dati sopra descritti.
Tuttavia in alcuni casi, come ad esempio nel caso del soggetto ricoverato al momento della presentazione della domanda o titolare di altre prestazioni di invalidità incompatibili, è comunque necessario inviare il mod. “AP70”.
Invalidità civile: comunicazione Iban non necessaria
Come anticipato in premessa, se il richiedente già riceve una prestazione pensionistica dall’INPS, nelle schermate relative all’inserimento dei dati utili per la fase concessoria (Quadro F), non ha più l’obbligo di fornire il codice IBAN o la specifica modalità di pagamento al momento della presentazione della domanda di invalidità civile.
La procedura, infatti, laddove individua altre prestazioni pensionistiche in pagamento, propone automaticamente le medesime modalità di pagamento senza necessità di inserire o acquisire ulteriori dati.
Domanda di invalidità civile 2020: variazione Iban
In ogni caso, rimane nella facoltà del richiedente poter modificare la modalità di pagamento. È bene sapere che l’INPS paga in contanti fino alla somma di 999,99 euro. Diversamente, i pagamenti per importi superiori ai 1.000 euro, avvengono esclusivamente attraverso l’utilizzazione di strumenti di pagamento elettronici.
Domanda di invalidità civile: quando è obbligatorio inserire l’Iban
L’Iban deve essere obbligatoriamente inserito in caso di cittadino che per la prima volta presenta la domanda e non ha uno storico con l’INPS.
Infatti, se a procedura non rileva altre prestazioni pensionistiche attive in pagamento, l’utente è obbligato a:
- inserire un codice IBAN valido;
- scegliere una diversa modalità di pagamento sulla quale verranno effettuati gli accrediti dell’eventuale prestazione di invalidità civile.
Soltanto in questo modo è possibile ricevere gli accrediti dell’eventuale prestazione di invalidità civile.
Aumento pensioni invalidità: importi sopra mille euro
Ricordiamo l’ultima importante novità: le pensioni di invalidità saranno incrementate per alcune categorie di invalidi. L’aumento si vedrà dal primo cedolino di novembre, con tanto di pagamanento arretrati (fino al 20 luglio 2020).
Attenzione però: per i pensionati che ricevono gli assegni in contanti, e che per effetto dell’incremento al milione, si vedranno accreditare un importo prossimo superiore a 1.000 euro, questo non potrà per legge essere pagato in cash. Gli importi che superano la soglia dei 1.000 euro possono essere accreditati solo con queste modalità:
- conto corrente bancario o postale,
- libretto
- carta prepagata
identificati dall’apposito codice IBAN, intestato al titolare della prestazione, su cui desiderano che sia accreditata la pensione.
Il relativo IBAN dovrà essere immediatamente comunicato all’INPS. Come?
- mediante variazione delle modalità di pagamento che potrà essere richiesta direttamente all’ufficio postale o sportello bancario dove è instaurato il rapporto finanziario,
- la comunicazione potrà avvenire utilizzando l’apposito servizio online “Variazione dell’ufficio pagatore per prestazioni pensionistiche”.
- o rivolgendosi ad un intermediario abilitato.
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