Al Governo italiano sono state date 3 settimane di tempo (fino al 13 novembre) per tirare fuori dal cilindro una nuova versione della Manovra. E’ la prima volta che succede a un paese membro Ue.
“E’ con molto dispiacere che sono qui oggi, per la prima volta la Commissione è costretta a richiedere ad uno Stato di rivedere il suo Documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternative. Sfortunatamente i chiarimenti ricevuti ieri non erano convincenti”: lo ha detto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine della riunione dei commissari.
“L’Europa è costruita sulla cooperazione, l’eurozona è costruita su stretti legami di fiducia” con “regole che sono le stesse per tutti”, quindi “se la fiducia viene erosa, tutti gli stati membri vengono danneggiati, la nostra Unione viene danneggiata”. Per questo, ha avvertito, “se una politica fiscale più accomodante colpisce la fiducia, può avere in realtà l’effetto opposto alla crescita”.
Risultato più che prevedibile dopo il carteggio dei giorni scorsi, tra i commissari europei e il ministri dell’economia Giovanni Tria. L’ultima risposta di Tria alle osservazioni critiche europee era stato un secco: non possiamo cambiare la manovra, siamo consapevoli di essere fuori dai vincoli di bilancio, ma lo facciamo per gli italiani svantaggiati.
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La giustificazione non è evidentemente piaciuta all’Europa, che ora chiede in meno di un mese di rivedere tutto il lavoro fatto finora dal Governo, una Manovra più Europa-friendly.
“Non si risolvono i problemi con le dichiarazioni di guerra a destra e a manca, anche perché l’ultima dichiarazione di guerra dell’Italia non ha portato molta fortuna ai cittadini”. Così il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani sulla manovra. “Sarebbe più prudente lavorare per ottenere dei buoni risultati – aggiunge -. Credo sia giusto modificare questa manovra per avere più crescita, meno pressione fiscale, più aiuti alle imprese e più aiuti per realizzare infrastrutture, altrimenti la guerra invece che farla a Bruxelles la si farà ai cittadini italiani”.
Per le ore 18 è prevista una conferenza stampa del premier italiano, Giuseppe Conte.
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