Passaporto: la marca da bollo non serve più ma non è rimborsabile

Redazione 01/05/14
Abbiamo ricevuto tantissime domande in merito alla questione nuovo passaporto, soprattutto la marca da bollo acquistata che adesso non serve, che possibilità c’è di farsi rimborsare i 40,29 euro? Si parla, ovviamente, di chi è già in possesso di un passaporto valido.

Prima di tornare sulle modalità e i costi del nuovo passaporto, rispondiamo alla domanda sul rimborso precisando che l’articolo 37 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972 n.642 recita:

E’ ammesso il rimborso, entro tre anni dalla data del pagamento, solamente delle somme pagate in modo virtuale, mediante visto per bollo o con bollo a punzone.
Non è ammesso il rimborso delle imposte pagate mediante versamento in conto corrente postale o in modo ordinario o straordinario. Per modo straordinario si intende il pagamento dell’imposta quando
1) l’atto viene redatto su carta diversa da quella predisposta dallo Stato (carta comune);
2) l’atto è soggetto al pagamento dell’imposta solo in caso d’uso. Il pagamento straordinario si effettua con l’apposizione di marche (adesso contrassegno), visto per bollo o bollo a punzone (bollo a punzone ormai non più esistente). Quindi nel caso di pagamento dell’imposta tramite acquisto di marca da bollo, anche se la stessa rimane inutilizzata non può essere rimborsata per espressione di una Legge dello Stato.

Il Decreto, quindi, ci dice chiaramente che se anche ho pagato un’imposta ingiustamente questa non è soggetta a rimborso.

Nuovo passaporto: ecco come funziona

Detto questo, la legge n.89 del 23 giugno 2014, conversione del d.l. 66/2014 ha stabilito, oltre all’annullamento della marca da bollo (contrassegno telematico dal 2007) originariamente valida per 365 giorni dalla data di emissione del passaporto al costo di € 40,29, un aumento per il rilascio e il rinnovo.

Sul sito della Polizia di Stato è regolamentato il nuovo metodo di rilascio del passaporto. “Dal 24 Giugno 2014 è stato introdotto un contributo amministrativo di € 73.50 (da acquistare sotto forma di contrassegno telematico in una rivendita di valori bollati prima di presentarsi con la documentazione nell’Ufficio che rilascia i passaporti) per il rilascio del passaporto ordinario, incluso il rilascio a favore di minori, oltre al costo del libretto (pari a d euro 42,50). N.B. CHI AVESSE GIA’ ACQUISTATO IL CONTRASSEGNO TELEMATICO DA € 40.29 DOVRA’ INTEGRARLO CON UN ULTERIORE CONTRASSEGNO TELEMATICO DA € 33,21.

Questa ultima parte, dicevamo, vale però solo per chi deve farsi rilasciare il passaporto e non per chi lo ha già! Contestualmente è abolita la tassa di rilascio e quella annuale del passaporto ordinario (quindi il contributo di 73.50 euro è valido fino alla scadenza del documento) nonché quella di rilascio del passaporto collettivo (2.58 euro per ogni componente del gruppo, esclusi i capo gruppo ed i minori di anni 10).

Di fatto si tratta di un rincaro di 33.21 euro, ma forse ben accetto, soprattutto da coloro che viaggiano molto e spesso negli anni, in quanto questo maggior “prelievo” nelle tasche dei cittadinper compensare l’eliminazione della tanto odiata marca da bollo, una tassa esclusivamente italiana.

Redazione

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