Come noto, la legge è stata approvata lo scorso 21 dicembre dal Senato dopo un cammino lungo e travagliato. Pubblicata, quindi, in Gazzetta Ufficiale il 18 gennaio, è diventata operativa il 2 febbraio 2013, a ottant’anni di distanza dalla progenitrice.
Altrettanto risaputo, però, è che non tutti i 61 articoli della riforma sono entrati da subito in vigore. Per alcune parti, infatti, si preannuncia un’attesa che sarà ancora relativamente lunga e che potrebbe arrivare a due anni.
Ruolo da protagonista, in questo processo, sarà svolto dal Consiglio Nazionale Forense, che dovrà dare il suo benestare a tutti i provvedimenti attuativi, i quali spetteranno di competenza ai vari Ministeri, su tutti, naturalmente, quello di Giustizia.
A questo proposito, il Cnf ha emanato, oltre a uno studio approfondito sullo stato di attuazione della riforma, le Faq e il conseguente dossier, anche una scaletta di quelle che dovrebbero essere le priorità nella successione dei decreti di messa in vigore.
Così, il Consiglio ha individuato come urgenti il regolamento dello sportello del cittadino, quello per l’elezione dei componenti del Consiglio distrettuale di disciplina e provvedimento disciplinare, il regolamento per la formazione continua e quello relativo alle scuole forensi.
Sono queste, dunque, le materie da porre in essere quanto prima a parere dell’organo di rappresentanza dell’avvocatura, che si dice ” da tempo impegnato nella elaborazione dei regolamenti per l’attuazione della nuova disciplina”.
La circolare è firmata dal presidente prof. Guido Alpa ed è stata diramata a tutti i Presidenti dei Consigli degli ordini degli Avvocati. Assieme al documento, proprio in queste ore è stato inoltrato ai destinatari un modulo digitale su cui avanzare eventuali indicazioni o correzioni al primo punto della riforma forense ancora da attuare, cioè quello sullo sportello per il cittadino.
Le comunicazioni dei Presidenti dovranno essere inoltrate entro il 7 marzo prossimo, data in cui inizierà ufficialmente la seconda fase di attuazione della riforma forense. Quindi, annuncia già Alpa alle proprie controparti, “sul tema parametri è in fase di ultimazione la proposta che il CNF deve rendere sulla quale anche verrete consultati”.
Vai al testo completo della circolare N. 5-C-2013
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